Descrizione
È stata una cerimonia davvero toccante quella che si è svolta sabato 6 novembre 2010, presso il Monumento ai Caduti di Montelupone, in occasione della Festa dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate. La ricorrenza, nata per commemorare i caduti di tutte le guerre e riportare alla memoria i fatti occorsi 92 anni fa, con la firma dell'armistizio e la fine della Prima Guerra Mondiale, ha visto la partecipazione di numerose autorità civili e militari, dell'Associazione Nazionale Combattenti e Reduci dei due conflitti mondiali, delle associazioni di volontariato e degli alunni della Scuola Primaria "Madre Teresa di Calcutta" e della Scuola secondaria di primo grado "Padre Clemente Benedettucci".
A fare gli onori di casa il sindaco Giuseppe Ripani, il quale ha sottolineato la necessità di far vivere i valori della pace, della patria e dell'orgoglio nazionale trasmettendoli alle nuove generazioni. Subito dopo, uno dei momenti più coinvolgenti della cerimonia: la consegna delle medaglie d'oro di benemerenza a otto monteluponesi reduci dalla Seconda Guerra Mondiale. Si tratta di Ezio Ascenzi (classe 1924, artigliere, mutilato di guerra nei pressi di Lipsia nel 1945), Armando Formiconi (classe 1916, artigliere, partecipò alla campagna d'Africa, fu fatto prigioniero in Tunisia e poi deportato in Algeria), Filippo Grassetti (classe 1920, carrista, combatté in Sicilia fino all'armistizio), Albino Mogliani (classe 1921, artigliere, combatté in Sicilia e fu congedato per malaria), David Mogliani (classe 1924, carabiniere del Nucleo Pronto Impiego d'emergenza di Ancona), Attilio Morgoni (classe 1921, bersagliere, fece la campagna di Russia dove fu ferito, insignito del titolo di Cavaliere della Repubblica), Antonio Moroni (classe 1920, artigliere, combatté in Sicilia, dove fu fatto prigioniero e deportato in Africa) e Remo Scoccia (classe 1912, artigliere, combatté sul fronte slavo, insignito della Croce di Guerra e del titolo di Commendatore della Repubblica).
La loro splendida testimonianza è stata più forte di mille parole ed ha arricchito la cerimonia proseguita con la presentazione dei lavori svolti dai ragazzi delle scuole cittadine: le due classi della quinta elementare hanno portato la testimonianza del nonno di uno degli alunni e recitato la poesia "Non dimenticate" di Julius Fucik, mentre le classi della scuola media hanno letto poesie, ricordi e testimonianze di chi ha combattuto in guerra, dimostrando di aver lavorato con grande impegno e assiduità in classe e in famiglia, raccogliendo i ricordi di parenti che hanno vissuto direttamente il periodo bellico.
Infine, molto significativa la partecipazione del capitano Domenico Candelli, comandante della compagnia dei Carabinieri di Civitanova Marche, il quale ha parlato in rappresentanza di tutte le forze armate ed ha portato una testimonianza della sua esperienza in Bosnia, in un territorio che sta vivendo ancora oggi forti tensioni e conflitti. Degna chiusura della mattinata è stato l'inno nazionale cantato da tutti i presenti, con un particolare entusiasmo da parte dei ragazzi. E domenica 7 novembre l'Amministrazione comunale renderà omaggio ai caduti sepolti nel Civico Cimitero: alle ore 15 partirà una processione con la partecipazione della banda cittadina che si concluderà poi con la celebrazione di una Santa Messa in suffragio delle vittime della guerra.